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Il rapporto tra l’Intelligenza Artificiale (IA) e la tutela del diritto alla privacy è una questione cruciale nell’era che stiamo vivendo. Le normative come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) https://www.garanteprivacy.it/il-testo-del-regolamento dell’Unione Europea, o leggi nazionali come il California Consumer Privacy Act (CCPA) negli Stati Uniti https://oag.ca.gov/privacy/ccpa, sono fondamentali per regolare il trattamento dei dati personali.

L’IA utilizza enormi quantità di dati – anche a carattere strettamente personale – per apprendere e migliorare le sue capacità, ma questo solleva preoccupazioni sulla privacy. Il GDPR, ad esempio, stabilisce regole specifiche sul trattamento dei dati personali, richiedendo consenso esplicito, trasparenza nell’uso dei dati e il diritto all’oblio. Queste disposizioni si scontrano a volte con l’utilizzo dell’IA, poiché il suo funzionamento si basa su dati dettagliati e talvolta sensibili, il cui uso non è autorizzato in modo indiscriminato.

La difficoltà maggiore è bilanciare l’innovazione dell’IA con la protezione della privacy. E’ sempre più difficile pensare che la privacy non debba essere sacrificata in parte, perché tutelarla appieno non consente di favorire lo sviluppo dell’IA. Molti vorrebbero norme più rigide per preservare i diritti individuali.

Il ruolo dell’UE e delle istituzioni è cruciale nel definire linee guida chiare per garantire che l’IA rispetti i diritti alla privacy, che devono potersi adattare alle nuove sfide poste dall’evoluzione dell’IA, che se non sono ancora quotidiane poco ci manca! Bisognerà proteggere gli individui senza limitare troppo l’innovazione tecnologica.

Di contrappeso bisogna valutare che l’IA stessa può essere utilizzata per migliorare la tutela della privacy, ad esempio mediante algoritmi predisposti all’anonimizzazione dei dati, o all’individuazione di potenziali violazioni della privacy.

In conclusione, il rapporto tra l’IA e la tutela della privacy non è definibile a priori, e le normative devono adattarsi di continuo alle novità per bilanciare l’innovazione tecnologica con la protezione dei diritti fondamentali degli individui. Non si può pensare neppure ad una regolamentazione ad unico binario del settore, ma è necessario un continuo dialogo tra istituzioni ed addetti del settore, per affrontare al meglio le sfide presentate dall’IA senza compromettere la privacy degli individui.

 

Più diffusamente: https://www.webcomparativelaw.eu/category/intelligenza-artificiale-e-tutela-della-privacy/

Web Comparative Law e Diritto Comparato

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PERCHE’ CREDERE NEL MIO PROGETTO?

Sono sempre più convinta della validità del mio progetto! Dobbiamo andare verso un nuovo modo di studiare. Diamo agli studenti la possibilità di studiare ovunque, a qualunque ora del giorno e della notte, senza libri! Senza portare faldoni, fotocopie, quaderni o altro! Nulla! Solo il tablet o lo smartphone!

Non perché i libri non siano utili, tutt’altro! A qualcuno l’onere di leggere i manuali (non solo uno!), eventualmente aggiungere qualcosa di proprio, ed infine mettere a disposizione di chi studia ciò che sa. Ma che si tratti di materiali “easy”!

Spazio alle slide, spazio a brevi video, spazio a frammenti di pagine dalle quali non si può prescindere! Che la conoscenza sia immediata, e la risposta tempestiva!

Lo studente deve poter andare in giro convinto di avere sempre con se il materiale su cui studiare, e la possibilità di imparare qualcosa anche mentre è sull’autobus, sul treno, sulla metro….dal dottore in fila o in qualunque altro posto che gli fa buttare del tempo prezioso! Io sono arrivata ad ascoltare i miei video la mattina in bagno, mentre mi preparavo…Fidatevi! Usare il tempo in questo modo non ha prezzo!

Non c’è tempo per fare tutto! Ma c’è del tempo che si perde e può essere sfruttato!

E poi….quante volte vi è capitato, per un qualsiasi motivo, di cercare gli appunti di un esame che avete già dato? Ecco! Gli appunti devono essere sempre disponibili, nel tempo, devono essere aggiornati (e da soli non si aggiorneranno mai!), e non devono occupare spazio, né in valigia né nella borsa! Lo studente che vive lontano da casa, se ha bisogno di recuperare i suoi materiali di studio non deve preoccuparsi di andare a cercarli a casa durante il week-end, deve averli sempre con se!

Tutto questo è possibile con il modello che propone il mio progetto!

Studiare direttamente sul sito, leggere slide colorate; vedere foto per aiutare la memorizzazione dei concetti; foto e “grafiche” a cui ricollegare il tema analizzato …e quindi: spazio allo studio “gradevole”!

Sono convinta della validità di questo progetto! Sono partita dalla materia che adoro (il diritto comparato), in futuro arriverò altrove!

Dott.ssa Luana Fierro

1 nov. 2017

Per tornare in HOME segui il link https://www.webcomparativelaw.eu/

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MODELLO STATUNITENSE – L’interpretazione delle leggi

L’analisi del Modello Statunitense di interpretazione delle leggi riveste un ruolo cruciale nell’ambito giuridico. Questo approccio si basa sulle teorie interpretative, come l’originalismo e il living constitutionalism, influenzando il modo in cui le corti interpretano e applicano la legislazione. Esaminare attentamente le caratteristiche di questo modello fornisce un’importante prospettiva sulla dinamica giuridica statunitense e sulla sua evoluzione nel tempo.

 

MODELLO STATUNITENSE - L'interpretazione delle leggi
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L’interpretazione della Costituzione Federale è particolarmente elastica. Diversa è l’interpretazione seguita per le Costituzioni dei singoli Stati