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Lo sviluppo della Comparazione giuridica ed il Congresso di Parigi

1.    Lo sviluppo della Comparazione giuridica – XIX secolo

Andiamo oggi ad analizzare lo sviluppo della Comparazione giuridica ed il ruolo del Congresso di Parigi.

Prima della diffusione della globalizzazione paesi storicamente affini si sono guardati ed osservati, poi culturalmente imparentati ed hanno scelto di seguire stadi di sviluppo economico-sociale simili.

Questo fenomeno ha favorito lo sviluppo e l’affermarsi della scienza della Comparazione, che si è sviluppata soprattutto nella seconda metà dell’Ottocento.

Nel XIX secolo, lo sviluppo della comparazione giuridica acquisì rilevanza significativa, evidenziando una crescente consapevolezza dell’importanza di confrontare sistemi legali per comprendere le diversità e le similitudini. Durante questo periodo, giuristi come Gustav Hugo, Rudolf von Jhering e Henry Maine fornirono importanti contributi.

Hugo, nel suo lavoro “Le Droit des Gens” (1858), sottolineò l’importanza di un approccio scientifico nella comparazione giuridica. Jhering, con “Geist des römischen Rechts auf den verschiedenen Stufen seiner Entwicklung” (1852), approfondì l’influenza del diritto romano sulla formazione di sistemi giuridici moderni. Maine, attraverso “Ancient Law” (1861), analizzò l’evoluzione del diritto dalle società primitive a quelle più avanzate.

Inoltre, la proliferazione di riviste giuridiche specializzate, come la “Zeitschrift für Vergleichende Rechtswissenschaft” (Rivista di Scienze Giuridiche Comparative) fondata da Bernhard Windscheid nel 1877, facilitò la diffusione delle idee e delle metodologie della comparazione giuridica. L’approccio comparativo divenne essenziale per comprendere le differenze culturali e storiche nella prassi giuridica. Questo periodo segnò una svolta fondamentale nella metodologia giuridica, aprendo la strada a un’analisi più approfondita delle variazioni legali attraverso l’esame sistematico e comparato dei diversi ordinamenti.

 

2.    Il Congresso di Parigi del 1900

Arriviamo così ai primi del Novecento, quando in Europa si andava alla ricerca di tratti comuni dei sistemi, che potessero essere in grado di unificare la molteplicità delle culture nazionali.

In quel periodo il Congresso di diritto comparato di Parigi del 1900 rappresentò un “evento” chiave per la storia del diritto comparato, in quanto ufficializzò la scienza del diritto comparato in Europa, e realizzò l’aggregazione della cultura giuridica occidentale

Eravamo davanti ad un momento cruciale per lo sviluppo della disciplina. Il congresso attirò giuristi eminenti da tutto il mondo, fornendo una piattaforma per discutere approcci metodologici e questioni sostanziali nella comparazione giuridica. Emersero dibattiti sulla necessità di un approccio scientifico e universale nella disciplina. Tra gli interventi rilevanti, spiccarono quelli di Sir Henry Maine e Émile Durkheim. Maine enfatizzò l’importanza dell’evoluzione storica del diritto, mentre Durkheim contribuì con prospettive sociologiche. Questo congresso contribuì a consolidare la comparazione giuridica come disciplina accademica autonoma.

Il seguito è rappresentato da una fase in cui si cominciano ad esportare ed importare le esperienze giuridiche da un sistema ad un altro, a guardare con interesse gli altri modelli, ad attuare un processo di scambio a livello giuridico che portò l’attenzione sul metodo e sulle finalità del dir comparato.

Note:

  1. Maine, H. (1900). Discorso al Congresso di diritto comparato di Parigi. Atti del Congresso Internazionale di Diritto Comparato, Parigi.
  2. Durkheim, É. (1900). Contributo alla teoria sociologica del diritto. Atti del Congresso Internazionale di Diritto Comparato, Parigi.

 

3.      La Comparazione dopo il Congresso di Parigi

Il momento in cui il dir comparato acquistò maggiore importanza è quello in cui il dir internazionale privato cominciò ad imporsi come diritto fondamentale per la regolamentazione del traffico giuridico, e divenne una disciplina sistematica. Era necessario esaminare le problematiche connesse all’interpretazione dei concetti utilizzati dalle norme di conflitto nazionali, nonché l’applicazione corretta del diritto straniero che esse richiamavano, e gli interpreti non poterono che andare a guardare negli studi comparatistici.

Negli ultimi decenni del 1900 il dir comparato ha attirato nuova attenzione, quando è diventato necessario alla preparazione dei lavori destinati a sostenere l’armonizzazione del diritto a livello europeo e mondiale. Tra le iniziative più rilevanti degli ultimi decenni possiamo ricordare:

i Principles of International Commercial Contracts dell’Unidroit https://www.unidroit.org/

ed i Principles of European Contract Law.

In conclusione abbiamo visto come per lo sviluppo della Comparazione giuridica sia stato fondamentale il Congresso di Parigi, che ufficializzò la scienza del diritto comparato in Europa, e contribuì a consolidare la comparazione giuridica come disciplina accademica autonoma.

https://www.webcomparativelaw.eu/

 

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I formanti e la comparazione giuridica. Brevemente sui crittotipi.

Oggi vado ad approfondire la tematica del ruolo dei formanti nella comparazione giuridica, e brevemente ad analizzare la figura dei crittotipi, poco visibile ma fondamentale per le analisi comparatistiche.

Partiamo dal presupposto che prima di arrivare ad analizzare la fase centrale della comparazione sono necessarie: la conoscenza dei termini da comparare e la conoscenza del sistema delle fonti del diritto nei sistemi coinvolti.

Le attività della comparazione giuridica sono in se particolarmente complesse, perché nel momento in cui si va a valutare un fenomeno giuridico non è sufficiente soffermarsi al materiale legislativo, ma è necessario procedere allo studio di tutti i formanti: quindi legale, dottrinale e giurisprudenziale. Nel contempo bisogna conoscere il peso che questi formanti hanno nell’ordinamento coinvolto dalla comparazione.

Quindi i formanti nella comparazione giuridica rappresentano i vari elementi che costituiscono i sistemi giuridici e che ne permettono l’analisi comparata. Nella definizione fornita da Rodolfo Sacco, uno dei massimi esperti in tema di comparazione, i formanti sono i diversi fattori che influenzano la formazione del diritto in una determinata società.


 

Sacco identifica una pluralità di formanti, tra cui la legge, la giurisprudenza, la dottrina, e le pratiche sociali, ciascuno è fondamentale e determinante in misura variabile all’identificazione del diritto vigente in un dato contesto (Sacco, Rodolfo. “Legal Formants: A Dynamic Approach to Comparative Law (Installment I of II).” American Journal of Comparative Law, vol. 39, no. 1, 1991).

Il formante legale comprende le norme scritte emanate dai poteri legislativi.

Il formante giurisprudenziale è formato dalle decisioni dei tribunali, che interpretano e applicano le norme a casi specifici, contribuendo allo sviluppo del diritto.

Il formante dottrinale è rappresentato da studi e pubblicazioni di giuristi. Esso influisce sul diritto in quanto fornisce interpretazioni, critiche e proposte di riforma.

Le pratiche sociali, infine, includono gli usi e le consuetudini che, pur non essendo formalmente codificate, svolgono un ruolo importante in molti sistemi giuridici.

 


Quindi secondo Sacco, i formanti non sono solo le leggi scritte, ma includono anche la giurisprudenza, la dottrina, la prassi contrattuale e gli usi commerciali, che insieme formano il tessuto del diritto di una società. Questi elementi si influenzano reciprocamente e possono variare in importanza da un sistema all’altro. L’approccio di Sacco evidenzia la complessità e la dinamicità dei sistemi giuridici, sfidando la visione più tradizionale che vede il diritto principalmente come un insieme di norme scritte.

La sua teoria dei formanti sottolinea l’importanza dell’analisi comparativa per comprendere come da pratiche simili possano derivare da formanti diversi in sistemi giuridici differenti, o come pratiche diverse possano essere il risultato di evoluzioni divergenti dello stesso formante in sistemi giuridici simili.

Il suo approccio ha influenzato profondamente gli studi comparativi, promuovendo una maggiore apertura verso le diverse manifestazioni del diritto e contribuendo a una comprensione più olistica e profonda dei sistemi giuridici mondiali.

 


Altri autori come Zweigert e Kötz hanno sottolineato l’importanza della comparazione giuridica per la comprensione delle diverse famiglie giuridiche e per il miglioramento dell’integrazione giuridica internazionale (Zweigert, Konrad, and Hein Kötz. “Introduction to Comparative Law,” 3rd ed. Oxford: Clarendon Press, 1998). Attraverso l’analisi dei formanti, la comparazione giuridica offre quindi un quadro ricco e dettagliato dei sistemi giuridici, evidenziando sia le specificità culturali e storiche che le tendenze globali nel diritto.

Tornando al professor Rodolfo Sacco, egli aggiunge un argomento molto importante al fine dell’inquadramento completo della comparazione: i crittotipi! Con tale termine indica i formanti dell’ordinamento giuridico, sostanzialmente formule invisibili non verbalizzate che trasmigrano attraverso il pensiero dei giuristi o di coloro che sono chiamati ad applicare la regole.

I crittotipi nella comparazione giuridica rappresentano concetti chiave per comprendere le strutture profonde e le funzioni specifiche che caratterizzano e differenziano i vari sistemi giuridici. Questo termine, derivato dall’unione delle parole greche “kryptos” (nascosto) e “typos” (modello), è stato introdotto per evidenziare quelle strutture o meccanismi giuridici che, pur non essendo immediatamente evidenti, svolgono un ruolo fondamentale nel definire l’identità e il funzionamento di un sistema giuridico.

I crittotipi riguardano le strutture sottostanti che guidano l’interpretazione e l’applicazione del diritto, influenzando profondamente la cultura giuridica di una società senza essere immediatamente percepibili. Essi sono importanti per i comparatisti, in quanto consentono di scavare più a fondo nell’analisi dei sistemi giuridici, andare oltre la superficie delle norme scritte per esplorare le radici culturali, storiche e sociali che influenzano il diritto. Aiutano a capire come pratiche apparentemente simili possano derivare da presupposti molto diversi in sistemi giuridici differenti, o come istituti giuridici che sembrano omologhi abbiano in realtà funzioni e significati diversi a causa dei loro crittotipi.


Note: tutti gli articoli di comparazione confluiscono nella sezione: https://www.webcomparativelaw.eu/category/la-comparazione/

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Matrimonio in Turchia

Matrimonio in Turchia
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Per comprendere il modo in cui è stato regolamentato il matrimonio in Turchia non si può prescindere dalla religione, e molteplici sono le norme da considerare.

https://help.unhcr.org/turkiye/social-economic-and-civil-matters/marriage-and-divorce/

https://tr.usembassy.gov/u-s-citizen-services/child-family-matters/marriage/